22-04-2024

Obiettivo Case Green 2050: zero emissioni per il parco immobiliare europeo

pannelli fotovoltaici su tetto soleggiato

Cos'è l'obiettivo case green?

Un piano ambizioso di ristrutturazioni, regole più rigide per le nuove costruzioni e incentivi per sistemi ibridi e l'elettrificazione degli edifici: ecco gli elementi chiave della direttiva europea sulle Case Green.
Un piano graduale di ristrutturazioni, regole più rigide per le nuove costruzioni e incentivi per sistemi ibridi e l'elettrificazione degli edifici: ecco le strategie della direttiva "Casa Green", approvata lo scorso 12 aprile dall'UE per raggiungere emissioni zero entro il 2050 per il parco immobiliare europeo.

Questo ambizioso obiettivo promette benefici tangibili: minori consumi energetici, una maggior incisività nell'affrontare la questione della povertà energetica e un impatto positivo sull'economia, grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro. Ogni Stato membro avrà 24 mesi per elaborare un piano nazionale di ristrutturazione energetica, da aggiornare ogni 5 anni.

Le novità della Direttiva Case Green

La Direttiva sull'Efficienza energetica degli edifici (Epbd) impone nuovi obblighi per gli Stati membri: entro il 2030, il consumo energetico del parco immobiliare dovrà ridursi del 16%, con un ulteriore incremento al 20-22% entro il 2035. L'attenzione si concentrerà sugli edifici più energivori, con l'obiettivo di ristrutturarne almeno il 55% per raggiungere gli obiettivi di efficienza. Gli Stati membri dovranno quindi assicurare un miglioramento progressivo, basandosi sulle medie di consumo piuttosto che sulla singola classe di efficienza energetica degli edifici.

Per quanto riguarda i nuovi edifici, a partire dal 2028 per gli edifici pubblici e dal 2030 per quelli residenziali, sarà obbligatorio costruire strutture a emissioni zero e "solar ready", predisposte per l'installazione di pannelli fotovoltaici o solari termici, senza costosi interventi strutturali.

La direttiva incentiva poi l'abbandono graduale dei combustibili fossili nelle abitazioni, a cominciare dal 2025, con l’abolizione degli incentivi per l’acquisto di caldaie tradizionali, con un divieto definitivo fissato per il 2040.

Al contrario, saranno promossi gli apparecchi ibridi - come quelli che combinano caldaia e pompe di calore - e l'elettrificazione degli edifici, attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, batterie e infrastrutture di ricarica per biciclette e veicoli elettrici. Nonostante le ipotesi iniziali, invece, la direttiva non include un divieto di vendita o affitto di case con classe energetica G.

Case Green: l'impatto sugli edifici italiani

Secondo la Commissione Europea, gli edifici contribuiscono al 40% del consumo energetico e al 36% delle emissioni di gas serra legate all'energia in Europa. Numeri che non stupiscono, considerando l'età media di un parco immobiliare piuttosto datato. L'UE stima attorno al 75% gli edifici inefficienti sotto il profilo energetico che necessiteranno di interventi di ristrutturazione entro il 2050. I dati sono simili anche in Italia, dove quasi tre edifici su quattro sono stati costruiti prima del 1980 (ricordiamo che la prima normativa italiana che affronta il tema dell'efficienza energetica nell'edilizia è la legge 373 del 1976), collocandosi nelle classi energetiche meno efficienti (E, F e G).

Per migliorare l'efficienza energetica degli edifici italiani e ridurre i consumi del 16% entro il 2030, saranno necessari interventi su circa 600mila case unifamiliari e 2,6 milioni di unità condominiali. Si stima un investimento tra i 260 e i 320 miliardi di euro, che porterebbe a un risparmio medio del 40% sulla bolletta energetica delle famiglie e a un aumento del 44,3% del valore degli immobili.

I costi? Una ricerca del Codacons stima un costo medio tra i 35mila e i 60mila euro per l'intervento di riqualificazione energetica di un'abitazione di circa 100 mq. Per sostenere questo ambizioso percorso saranno dunque fondamentali gli incentivi, come quelli già fissati fino al 31 dicembre 2024 (vedi sotto), e quelli che verranno ricalibrati in futuro.

Bonus casa e direttiva Casa Green: cosa cambia

Con l'approvazione della direttiva Casa Green, l'Italia dovrà rivedere i bonus edilizi per incentivare gli interventi di riqualificazione energetica e raggiungere gli obiettivi europei. I bonus attualmente in vigore scadranno alla fine del 2024, rendendo questi ultimi mesi un'occasione imperdibile per approfittare di soluzioni innovative a prezzi vantaggiosi.

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